Menu principale:
Il viaggio di Acquadulza On Tour continua... Sardegna!!!!
Velocemente il venerdì si sta avvicinando e come ogni venerdì Acquadulza ci propone un modo speciale per finire la settimana e goderci il meritato relax: questa volta il viaggio di Acquadulza ci porta in Sardegna, terra di formaggi, vini e sapori inconfondibili.
La serata ricca di profumi e sensazioni, verrà accompagnata dalle note "eno-musicali" di Max Borrelli, il noto dj di Radio Number One che per l'occasione presenterà la sua Azienda Vitivinicola situata in Sardegna.
Cannonau, Vermentino e Colli del Limbara Rosso saranno i protagonisti della degustazione in programma; per info sull'azienda visitate www.lubeddu.it
Il menu' della cena non ha bisogno invece di troppe presentazioni, basta una lettura veloce per sentirsi proiettati in una delle isole piu' belle d'Italia e dimenticarsi per un momento la pioggia e il freddo invernale:
Appuntamento a venerdì allora, la tradizione Gallurese sta arrivando!
Best Italian Wine Awards 2013
Premiazione dei 50 migliori vini italiani La riscoperta del valore del nostro territorio, nonché una sua degna comunicazione sono i valori che hanno spinto Luca Gardini, Miglior Sommelier del Mondo WSA 2010, e Andrea Grignaffini, esperto enogastronomico e Creative Director della rivista Spirito diVino a ideare e promuovere “BIWA: Best Italian Wine Awards 2013″: un concorso volto a premiare l’eccellenza del vero made in Italy enologico.
Giunto alla seconda edizione il BIWA si pone come obiettivo quello di diffondere la cultura del bere bene sottolineando l’importanza del saper riconoscere un buon vino da uno costruito artificialmente, privo quindi d’identità e storia.
Ad aggiudicarsi il primo posto della classifica dei 50 migliori vini della Penisola è stato il Brunello di Montalcino Riserva 2007 de La Fattoria Poggio di Sotto seguito da un vino piemontese, il Barbaresco Asili Vecchie Vigne 2007 di Roagna e da un altro vino toscano: Oreno 2010 di Sette Ponti, la Tenuta di proprietà di Vittorio Moretti.
A stilare la classifica la giuria internazionale del Best Italian Wine Awards, un gruppo selezionatissimo di giornalisti, critici ed esperti del mondo del vino, che ha vagliato una rosa di oltre 250 etichette.
E se il podio va a tre rossi importanti, le migliori bollicine d’Italia del 2013 sono quelle del Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2002, l’orgoglio delle cantine Ferrari a cui è stato assegnato un meritatissimo quarto posto... [...]
Per leggere l'articolo completo, visita: http://www.luxgallery.it/best-italian-wine-awards-2013-44989.php
Azienda "Paolo Scavino": focus on wines
Acquadulza é lieto di annunciare un evento per gli amanti della buona cucina e del vino d'autore: Sabato 28 settembre 2013 alle ore 20.00 in collaborazione con l'azienda "Paolo Scavino", verrà proposta una cena degustazione che non puo' certo passare inosservata.
I migliori tagli di Fassone e le migliori Docg della famiglia Scavino si fonderanno in un'esplosione di sapori e profumi che ben si sposeranno con il panorama esclusivo del Lago Maggiore.
"Langhe Sorriso 2012", "Nebbiolo 2011 docg", Barolo "Bric del fisc 2007" e un eccezionale Barolo "Carobric 1998 docg", saranno i vini proposti durante la serata, ma la famiglia Scavino, attiva da 1921 e giunta ormai all quarta generazione, puo' annoverare un'ancora piu' ricca proposta di vini nella sua produzione e una visita al loro sito internet se non alla loro azienda, pare proprio d'obbligo: http://www.paoloscavino.com/our-wines/
Quale miglior modo per chiudere, se non presentare la scheda del pezzo forte della degustazione?
Il barolo Carobric venne prodotto per la prima volta nel 1996, dopo che la famiglia Scavino acquistò a Castiglione Falletto un appezzamento di Rocche di Castiglione. Questa storica cru rappresenta l'80% del Barolo Carobric ed é completata da una piu' piccola percentuale di crus di Cannubi e Bric del Fiasc.
I vini prodotti in questo vigneto sono complessi, una classica e multidimensionale espressione del Barolo.
BAROLO CAROBRIC®
Appellation: Barolo DOCG
Region: Piemonte
Village, crü: Castiglione Falletto (Rocche di Castiglione, Bric del Fiasc), Barolo (Cannubi)
Varietal: Nebbiolo 100 %
Altitude, Exposure: 350mt, south east
Soil: Rocche di Castiglione soil is the Arenarie di Diano d’Alba (Diano sandstone), alternating strata of yellowish-gray sandstones and sandy-clay marl.
Farming system: guyot
Planting year: Bric del Fiasc (1938-1979-1984-2009-2012), Rocche di Castiglione (1970, 1999), Cannubi (1946)
Plant Density: 4300 vines per hectare
Viticulture: grassing on the rows intercalated with tillage during the fall and spring, done by hand between the vines. Average yields of 40 Hl/ha
Harvest period: harvest by hand, normally on the first / second decade of October
Vinification: Separate vinification of the cru, destemming and light crushing. Maceration and fermentation in stainless steel with temperature controlled and indigenous yeasts; malolactic fermentation in oak barrels; natural tartaric stabilization.
Aging: the three crus are aged separately in French oak barrels for 10 months and further 14 months in large casks. Blend and 1 year in stainless steel followed by 10 months of bottle aging.
IL BAROLO IN ACQUADULZA
Sabato 28 Settembre ore 20.00
Cena di degustazione con Enrica Scavino,
dell’Azienda "Paolo Scavino" - di Enrico Scavino
in Castiglione Falletto
Aperitivo di Intrattenimento con:
Langhe Sorriso 2012 – chardonnay,
sauvignon blanc, viognier
Nebbiolo 2011 docg
In abbinamento a:
Battuta di Fassone Piemontese
Bric del Fiasc 2007 – Barolo
In abbinamento a:
Ravioli di manzo al burro e salvia
Carobric 1998 docg - Magnum – Barolo
In abbinamento a:
Brasato di manzo alla piemontese
caffè e assortimento di biscotti artigianali
acqua
Euro 60
SOLO SU PRENOTAZIONE
+39 03321856619 +39 3401865078
"Acquadulza"
Sulle rive del lago Maggiore si trova un locale incantevole, un luogo in cui passato e presente si incontrano ispirando nel visitatore una valanga di emozioni. Questa è la sensazione che si prova davanti ad Acquadulza, un luogo innovativo e sorprendente che si compone di due spazi ognuno con una propria funzione specifica,ma comunicanti tra loro: bar- "wine butega" & "restaurant".
L’architetto Simone Micheli che ha realizzato il progetto dice di aver creato uno "spazio mentale immaginifico che si nutre di stimoli sensoriali primordiali".
L’obiettivo dell’Architetto Micheli nel realizzare questo progetto era quello di risolvere in maniera "altra" problematiche di natura funzionale;a questo scopo ha creato un "non luogo" che contempli spazi lontani da quelli stereotipati.
Tutti gli ambienti di "Acquadulza" avvolgono a 360º i sensi del visitatore e lo coinvolgono in un viaggio nella narrazione di storie nuove. Tutto questo si rende possibile grazie alla creazione di spazi dalla natura interattiva come il ristorante che occupa una superficie di 250 mq : uno spazio aperto suddiviso da più ambienti contigui distinti da setti di vetro trasparente.La sala che per prima accoglie il visitatore è la cosiddetta "wine butega" area nella quale si possono degustare prodotti locali,ma che allo stesso tempo ci introduce al ristorante vero e proprio. Il ristorante e la "Wine Butega" sono dotati di tavoli in legno nero con gambe in ferro color argento e sedie in ecopelle con struttura in metallo verniciata color argento. Rilassanti aloni di luce blu sono riflessi sulle pareti da specchi forati dalla forma arrotondata ,scagliandosi sull’intonaco immacolato.
Il bar ha una dimensione di 70 mq. Protagonisti di quest’area sono il vetro e lo specchio che donano candore a tutta l’ambientazione.La parete longitudinale è dominata dal retrobanco in mdf laccato color verde acido su cui scorre un rivestimento in acciaio inox. Al centro della stanza ,quasi impercettibile, si alza un banco da appoggio in vetro trasparente che divide lo spazio con la sua presenza sussurrata. Nella parete a specchio si mimetizzano le porte del bagno e del ripostiglio segnalate solo da due maniglie color verde acido. Lungo la parete che si affaccia sul lago corre una mensola in acciaio inox satinato accompagnata da sgabelli in metallo.
L’unico richiamo al mondo reale presente nella stanza è rappresentato da uno specchio sospeso con tv al plasma sulla parete di fondo.
In questo microcosmo si incontrano i gusti della tradizione e le forme innovative,coinvolgenti ed affascinanti della contemporaneità,nate dall’ingegno dell’Arch. Simone Micheli,il quale ha dichiarato che "si tratta di un progetto che prende spunto concettuale dai riferimenti di contenuto del lago e delle montagne e si trasforma in espressione "altra", in luogo per incontrarsi e vivere esperienze con l’inconscia consapevolezza di appartenere al presente."
SOURCE: Ufficio Stampa Simone Micheli www.simonemicheli.com
PHOTO: Jürgen Eheim www.eheim.it
Vinellando 2013: Acquadulza tifa Tore del Moro... e il risultato premia le aspettative!
L'edizione 2013 di Vinellando si é svolta nel cuore della Maremma del Morellino, a Magliano in Toscana.
Per questa occasione, Acquadulza faceva il tifo per l'Azienda Agraria Santa Lucia e le aspettative non sono state tradite: meritatissimo terzo posto per TORE DEL MORO annata 2011.
Questa la classifica finale:
Vincitore del premio “Morellino più tipico”
Morellino di Scansano San Giuseppe 2011 di Fattoria Mantellassi
Terzo classificato
Morellino di Scansano Tore del Moro 2011 dell’azienda Santa Lucia
Secondo classificato
Morellino di Scansano 2011 Podere 414 di Simone Castelli
Primo classificato e vincitore dell’edizione 2013 di Vinellando
Morellino di Scansano Heba 2011 della Fattoria di Magliano
A questo punto é d'obbligo la scheda tecnica del vino:
Tore del Moro
"La ciliegia nera, il ribes, la grande consistenza e l’ottima integrità rendono questo sangiovese 100% un ottimo bicchiere per tutti i giorni, ideale con antipasti e primi piatti di carne. Massima espressione della Maremma."
Tipologia del prodotto: D.O.C.G. Morellino di Scansano.
Zona di Origine: i vigneti sono all’interno del comune di Magliano in Toscana, a pochi km dal Parco Naturale della Maremma.
Terreno: il terreno si trova in bassa collina, esposto a sud-ovest, di medio impasto, calcareo e ciottoloso.
Forme d’allevamento: i vigneti coltivati a cordone speronato con orientamento dei filari Nord-Sud, quindi con un’ottima intercettazione della radiazione solare, posizione che assicura una buona sommatoria termica nel corso della maturazione. La carica di gemme a pianta varia da 6 a 10 a seconda del loro vigore; i sesti d’impianto sono 2,70 m. per 0,80 m.
Vitigni: Sangiovese 100%.
Resa ettaro: 80 ql. uva.
Resa uva/vino: 70%.
Vendemmia: avviene nella 2ª o 3ª decade di settembre a seconda dell’andamento stagionale e comunque quando le uve hanno una maturità fenolica ottimale per la vendemmia. L’uva viene raccolta manualmente e trasportata in cassette in cantina.
Vinificazione e conservazione: l’uva viene vinificata in modo strettamente tradizionale in vasche di limitati volumi e lasciata macerare per un periodo di 20 gg. con controllo della temperatura in modo da avere una buona estrazione delle componenti polifenoliche che oltre a rappresentare il colore hanno anche riscontro diretto sulle qualità organolettiche del prodotto.
Maturazione: Dopo la fermentazione malolattica il vino prosegue la propria maturazione per 4 mesi in barrique allo scopo di migliorare struttura, complessità e profilo aromatico. Il vino viene poi imbottigliato alla fine dell’estate successiva alla vendemmia.
Affinamento: minimo 180 gg. in bottiglia.
Temperatura servizio: 18° C.
SOURCES: http://www.vinoalvino.org/blog/2013/08/vinellando-2013-the-winner-is.html
http://www.azsantalucia.com/i-nostri-vini/tore-del-moro/
SL Cabernet Sauvignon
Il frutto ancor vivo, l’utilizzo di legni sempre nuovi, il grande profumo, colore, sapore fanno di questa selezione di uve un vino di grande potenza e persistenza, integro e con un grande equilibrio. Con una Fiorentina è un esplosione di gusto.
Tipologia del prodotto: Doc Capalbio Cabernet Sauvignon
Zona di origine: vino prodotto dai nostri vigneti situati vicino Fonteblanda, di fronte al Parco Naturale della Maremma.
Terreno: il vigneto dell’ SL è stato impiantato nel 1999 su un terreno franco argilloso, privo di scheletro ed esposto ad ovest.
Forma d’allevamento: l’impianto di questo vigneto conta circa 4000 ceppi per ettaro ed è allevato a cordone speronato bilaterale con una carica di gemme che varia da 6 a 8 gemme/pianta.
Vitigno: Cabernet Sauvignon in purezza.
Resa ettaro: 4000 Kg
Vendemmia: generalmente la vendemmia del Cabernet Sauvignon destinato alla produzione di questo vino avviene nella prima o seconda settimana di ottobre, ed è effettuata in due tempi anando a raccogliere con l’intervallo di circa una settimana solamente i grappoli che hanno raggiunto la perfetta maturità e viene trasportata in cantina in cassette.
Vinificazione: l’uva dopo essere stata diraspa-pigiata viene avviata alla fermentazione in vasche d’acciaio a temperatura controllata, dove rimane per circa 3 settimane. Durante questo periodo la macerazione e condotta con dei semplici rimontaggi , la cui durata e intensità variano nel corso della fermentazione, fino ad una fase di macerazione post-fermentativa.
Maturazione: al momento della svinatura il vino viene messo in barriques di rovere francese nuove, dove termina la fermentazione alcolica e svolge la fermentazione malolattica rimanendo sulle proprie fecce fini per 12 mesi. Al termine di questo periodo affina per altri due mesi in vasca d’acciaio e poi va in bottiglia.
Affinamento in bottiglia: prima dell’uscita sul mercato il nostro SL riposa per ulteriori 12 mesi in bottiglia.
Temperatura di servizio: 18/19°C.
SOURCE: http://www.azsantalucia.com/i-nostri-vini/cabernet/
IL MIGLIOR VINO ITALIANO E' Berlucchi ‘61 Rosé
La 16esima edizione del Japan Wine Challenge, considerata la più importante competizione enologica in terra nipponica, si è tenuta dal 23 al 25 luglio al Conrad Tokyo Hotel.
Qui, 1.400 vini sono stati degustati e giudicati da un panel composto da noti assaggiatori giapponesi e internazionali. I vini arrivavano da 23 nazioni, prevalentamente da Cile, Francia, Australia, Italia e Giappone.
SOURCE: www.berlucchi.it
Berlucchi si è aggiudicata due Medaglie d'Oro, su un totale di nove attribuite all'Italia, con Berlucchi '61 Rosé e Caccia al Piano Levia Gravia 2008. Ma soprattutto, Berlucchi '61 Rosé è stato selezionato quale miglior vino italiano.
Un riconoscimento importante per la linea Berlucchi '61, creata per celebrare proprio il 1961, anno in cui l'enologo Franco Ziliani creò il primo metodo classico franciacortino nella storica cantina interrata di Borgonato.
’61 Rosé
Uve: Pinot Nero (50%) e Chardonnay (50%), provenienti dai diversi comuni della Franciacorta, parte di proprietà e parte sot il controllo diretto dei tecnici Berlucchi.
Resa in vigna: variabile da 80 a 100 quintali d’uva per ettaro, con una resa in mosto del 55%.
Vinificazione: spremitura soffice e progressiva dei grappoli con frazionamento dei mosti; fermentazione alcolica in vasca d’acciaio. La macerazione di alcune ore del Pinot Nero con le bucce (“rosé di una notte”) dona colore e profumi tipici della varietà.
Maturazione: preparazione della cuvée nella primavera suc alla vendemmia. Messo in bottiglia con sciroppo di ti a 24 g/l di zuccheri e lieviti selezionati. Affinamento a contatto con i lieviti per almeno 24 mesi, seguito da altri 2 mesi dopo la sboccatura.
Dosaggio: Brut.
Formati: demi 0,375 l, bottiglia 0,75 l, magnum 1,5 l,
jeroboam 3,0 l.
Caratteristiche Organolettiche
Aspetto Visivo: spuma soffice, morbida, con buona persi di una tenue corona; perlage sottile e continuo.
Colore: bel rosa intenso, che può variare leggermente da una vendemmia all’altra per il diverso grado di maturazione fenolica delle uve di Pinot Nero.
Profumo: note eleganti di frutti di bosco e frutta matura, ben amalgamate con delicati profumi di lieviti e crosta di pane. Pia vinosità, dovuta alla breve macerazione del Pinot Nero sulle bucce in fase di vinificazione.
Sapore: al palato è fine ed elegante, con buon corpo e un’otti acidità; il dosaggio medio-alto di zuccheri va ad equilibrare la spiccata acidità.
Accostamenti: ottimo come aperitivo, può accompagnare piacevolmente salumi e primi piatti saporiti e formaggi, anche stagionati; esalta la sua struttura abbinato ai crostacei.
Temperatura di Servizio: 8 °C.
Dati Analitici
Alcol 12,5% vol, zuccheri 8,0 g/l, acidità totale 7,5 g/l,
estratto secco netto 22 g/l - pH 3,10.
SOURCE: www.berlucchi.it