Il maggiordomo mi scortò nel salotto di Palazzo Lana Berlucchi.
Le note di "Georgia on my mind" vibravano nell’aria:
Guido Berlucchi era al pianoforte.
Rimasi incantato dall’eleganza della figura,
dalla maestria con cui le mani accarezzavano i tasti.
Volsi lo sguardo ai muri secolari, ai ritratti di famiglia; notai gli arredi preziosi.
Tutto emanava raffinatezza non ostentata.
Il conte richiuse il piano, mi salutò con calore
e iniziò a interrogare me, giovane enologo, sugli accorgimenti per migliorare
quel suo vino bianco poco stabile.
Risposi senza esitazione alle sue domande, e nel salutarlo osai:
"E se facessimo anche uno spumante alla maniera dei francesi?".
Franco Ziliani

SOURCE: www.berlucchi.it